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Diploma itp

Diploma itp

Il Diploma ITP è il titolo di studio che consente l’accesso ai ruoli di Insegnante Tecnico Pratico (ITP) all’interno degli istituti tecnici e professionali italiani. Si tratta di una figura fondamentale nel sistema scolastico, che affianca i docenti teorici durante le lezioni di laboratorio, offrendo agli studenti una formazione pratica e applicativa.

Comprendere diploma ITP cos’è significa conoscere una professione che unisce competenze tecniche, esperienza diretta e capacità didattiche. Gli ITP sono docenti di laboratorio specializzati in discipline tecnologiche, scientifiche e professionali, come meccanica, elettronica, informatica, chimica, moda, cucina, grafica o agraria.

Tradizionalmente, per accedere a questo ruolo era sufficiente possedere un diploma di scuola secondaria di secondo grado di tipo tecnico o professionale, ma con le recenti riforme dell’istruzione, i requisiti sono cambiati, rendendo necessario approfondire i titoli richiesti e le modalità di accesso.
Chi è l’insegnante tecnico pratico e che ruolo svolge
L’Insegnante Tecnico Pratico è una figura didattica che lavora nei laboratori scolastici e collabora con i docenti teorici per fornire agli studenti competenze operative. Il suo ruolo è centrale nei percorsi formativi degli istituti tecnici e professionali, dove la didattica è fortemente legata all’esperienza diretta.

Gli ITP insegnano nei laboratori di cucina, informatica, elettronica, meccanica, moda, agraria, e in molte altre aree, a seconda della propria specializzazione. Le loro attività comprendono la preparazione delle esercitazioni, la gestione delle attrezzature, il supporto agli studenti durante le prove pratiche e la valutazione delle competenze acquisite.

Si tratta quindi di professionisti che uniscono conoscenze tecniche a capacità pedagogiche, contribuendo in modo determinante alla formazione professionale dei giovani.
Quali sono i diplomi ITP
Una delle domande più frequenti riguarda quali sono i diplomi ITP riconosciuti come validi per l’accesso ai ruoli di insegnante tecnico pratico. In generale, i diplomi utili sono quelli conseguiti negli istituti tecnici e istituti professionali che corrispondono alle classi di concorso previste dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Ogni diploma consente l’accesso a una o più classi di concorso ITP, ovvero gli ambiti disciplinari in cui è possibile insegnare, come ad esempio il diploma di istituto tecnico industriale (indirizzi meccanico, elettronico, informatico, chimico, elettrico), il diploma professionale per i servizi alberghieri e ristorazione (indirizzi cucina, sala, accoglienza), il diploma di istituto tecnico agrario (indirizzo agrario e ambientale) e il
diploma di istituto tecnico commerciale (indirizzo amministrativo o contabile).

L’elenco completo delle corrispondenze tra diplomi e classi di concorso è disponibile sul portale del Ministero dell’Istruzione (MIUR) e viene aggiornato periodicamente. Fino al 2024, il possesso di un diploma tecnico o professionale è sufficiente per accedere alle graduatorie e ai concorsi ITP, ma dal 2025 entreranno in vigore nuove regole.
Diplomi ITP abilitanti e nuove regole dal 2025
Un punto centrale della normativa riguarda i diplomi ITP abilitanti, ossia i titoli che, fino al 31 dicembre 2024, consentono di accedere ai concorsi per l’insegnamento tecnico-pratico anche senza una laurea.

Secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo 59/2017, modificato successivamente dal D.L. 36/2022, dal 1° gennaio 2025 sarà necessario possedere una laurea triennale o un titolo equivalente (Livello 6 EQF) per poter accedere ai ruoli di ITP.

Questo cambiamento nasce dall’obiettivo di uniformare i requisiti dei docenti italiani a quelli europei e di elevare il livello di qualificazione richiesto per l’insegnamento.

Fino a quella data, però, chi è già in possesso di un diploma tecnico o professionale potrà continuare a partecipare ai concorsi e inserirsi nelle graduatorie di istituto (GPS) per le classi di concorso riservate agli ITP.

È importante quindi distinguere tra chi possiede un diploma conseguito entro il 2024, che mantiene validità abilitante, e chi conseguirà il titolo successivamente, per il quale sarà necessario un percorso universitario aggiuntivo.
Accesso al ruolo e modalità di reclutamento
L’accesso ai ruoli di Insegnante Tecnico Pratico avviene principalmente attraverso due canali: i concorsi pubblici e le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS).

Per partecipare ai concorsi ordinari o straordinari, è necessario possedere il titolo di studio richiesto per la specifica classe di concorso e, dal 2025, l’abilitazione conseguita tramite un percorso universitario.

Chi invece desidera iniziare a lavorare come supplente può iscriversi alle GPS di seconda fascia, dove è ancora possibile accedere con il solo diploma tecnico o professionale, almeno fino alla fine del periodo transitorio.

Gli ITP possono insegnare sia nelle scuole secondarie di secondo grado (istituti tecnici e professionali) sia, in alcuni casi, nei percorsi di formazione professionale regionali. L’inserimento nelle graduatorie offre l’opportunità di accumulare esperienza e punteggio utile per accedere ai concorsi futuri.
Il percorso universitario e la formazione dei futuri ITP
Con la riforma dell’abilitazione all’insegnamento, il Diploma ITP non sarà più sufficiente da solo per l’accesso ai ruoli di docente tecnico-pratico. I futuri candidati dovranno frequentare un percorso universitario abilitante da 60 CFU (Crediti Formativi Universitari), incentrato su didattica, pedagogia, psicologia dell’apprendimento e tirocinio diretto nelle scuole.

Questo percorso sarà attivato dalle università e servirà a garantire una preparazione completa, sia dal punto di vista tecnico che educativo.
L’obiettivo è formare docenti che non siano solo esperti nella loro disciplina, ma che sappiano anche trasmettere efficacemente le conoscenze e gestire l’attività didattica in laboratorio.
Differenza tra ITP e docenti teorici
Il ruolo del docente ITP si distingue da quello dei docenti teorici per l’approccio didattico e il contesto di insegnamento.
Mentre il docente teorico si occupa delle lezioni frontali e dei contenuti disciplinari, l’ITP lavora direttamente nei laboratori e guida gli studenti nelle attività pratiche.

Questo significa che l’ITP svolge un ruolo complementare ma indispensabile, in quanto permette di collegare la teoria alla pratica, offrendo agli studenti una formazione completa e orientata al mondo del lavoro.

La collaborazione tra le due figure è essenziale per il successo dei percorsi tecnici e professionali, dove l’apprendimento operativo rappresenta una componente centrale del processo educativo.
Le prospettive lavorative e la domanda di ITP
Il Diploma ITP apre a interessanti opportunità professionali, soprattutto in un contesto in cui la formazione tecnica e professionale sta assumendo un ruolo sempre più strategico per lo sviluppo economico del Paese.

Negli ultimi anni, la domanda di insegnanti tecnico-pratici è cresciuta in modo significativo, in particolare negli istituti professionali e nei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (ITS).

Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, circa il 20% dei posti disponibili per docenti nelle scuole secondarie è riservato alle classi di concorso ITP, e la carenza di personale qualificato rappresenta un’opportunità concreta per chi possiede i titoli adeguati.

Oltre alla scuola pubblica, gli ITP possono lavorare anche in centri di formazione professionale regionali, istituti privati, aziende e enti che si occupano di formazione tecnica.
Il Diploma ITP rappresenta una porta d’accesso a una carriera didattica altamente specializzata, che unisce competenze tecniche e capacità educative.
Tuttavia, il sistema è in evoluzione: le nuove normative introdurranno, a partire dal 2025, l’obbligo di una laurea triennale e di un percorso universitario abilitante.

Chi possiede già un diploma tecnico o professionale può ancora sfruttare la finestra transitoria per accedere ai concorsi o alle graduatorie, ma è importante informarsi costantemente sulle modifiche normative per pianificare il proprio percorso.

In un contesto in cui la formazione tecnica è sempre più centrale per l’economia e l’innovazione, la figura dell’Insegnante Tecnico Pratico rimane una delle più preziose e richieste nel panorama scolastico italiano.
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