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Diploma di istituto tecnico superiore

Diploma di istituto tecnico superiore

Il Diploma di istituto tecnico superiore rappresenta oggi una delle vie più concrete per conseguire una formazione terziaria professionalizzante, legata al mondo del lavoro e con forti possibilità di inserimento.

In questo articolo esploreremo che cos’è esattamente questo titolo, come si struttura, quali sono i diplomi attivi in Italia, a chi è rivolto, quali vantaggi offre, le differenze con la laurea, e infine risponderemo a domande frequenti con dati reali.
Diploma di istituto tecnico superiore cos'è?
Il Diploma di istituto tecnico superiore è comunemente chiamato titolo rilasciato dagli ITS (Istituti Tecnici Superiori o ITS Academy), che sono strutture di formazione post-diploma non universitaria, volte a formare figure tecniche specializzate con competenze altamente pratiche e innovative. Si tratta di un percorso inserito nella cosiddetta “formazione terziaria professionalizzante”, che si colloca al livello V del Quadro europeo delle qualifiche (EQF). Il diploma rilasciato è corredato da un “Diploma Supplement” Europass, che facilita il riconoscimento internazionale.

Per accedere, è necessario possedere un diploma di istruzione secondaria superiore (o un diploma quadriennale di formazione professionale integrato con un anno IFTS) e superare eventuali selezioni previste dai singoli percorsi.
Struttura e modalità dei percorsi ITS
• Durata e articolazione
I corsi ITS hanno tipicamente durata biennale (4 semestri), con un monte ore complessivo tra 1.800 e 2.000 ore. In alcuni casi, con convenzioni universitarie, possono essere attivati percorsi triennali (6 semestri). Il percorso è fortemente orientato alla pratica: prevede laboratori, stage o tirocini (anche all’estero) che rappresentano almeno il 30% delle ore totali del corso. Inoltre, almeno il 50 % del corpo docente proviene dal mondo delle imprese o delle professioni.

• Aree tecnologiche e settori
Secondo la normativa, i percorsi ITS coprono sei macroaree tecnologiche: mobilità sostenibile, nuove tecnologie per la vita, nuove tecnologie per il Made in Italy, tecnologie innovative per beni culturali e turismo, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, efficienza energetica. In pratica, molti ITS offrono corsi in settori come meccatronica, automazione, industria 4.0, energie rinnovabili, biotecnologie, digitalizzazione, moda e design tecnologico, turismo innovativo.

• Costi, frequenza e obblighi
I percorsi ITS sono in gran parte gratuiti o sovvenzionati. L’obbligo di frequenza è elevato: di norma è richiesto di frequentare almeno l’80% delle ore totali. Al termine del corso, chi ha frequentato almeno l’80% delle ore e superato la verifica finale ottiene il diploma tecnico superiore.
Quali sono i diplomi di istituto tecnico superiore attivi in Italia
Quando ci si chiede quali sono i diplomi di istituto tecnico superiore, in realtà ci si riferisce ai diversi indirizzi tematici (o “percorsi ITS”) offerti su tutto il territorio nazionale. Non esiste un elenco uniforme unico, perché ciascuna fondazione ITS può proporre corsi adeguati alle esigenze locali e ai tessuti produttivi regionali.

Tuttavia, alcune delle macroaree più diffuse includono: ITS per l’automazione e la meccatronica, ITS per energia e mobilità sostenibile, ITS per ICT e telecomunicazioni, ITS per il settore chimico e biotecnologico, ITS per agroalimentare e bioeconomia, ITS per moda e design tecnologico, ITS per turismo e beni culturali, ITS per smart manufacturing e industria 4.0.

In ciascuna regione esiste un portale o un elenco ufficiale dei corsi ITS attivi. Il lettore può consultare il portale nazionale del sistema ITS (sistemaits.it) o il sito della propria regione.
A chi si rivolge il diploma di istituto tecnico superiore
I destinatari principali di un percorso ITS sono coloro che hanno già conseguito un diploma di istruzione secondaria superiore (liceo, tecnico, professionale) e desiderano proseguire con una specializzazione tecnica specialistica. Non è necessario aver seguito un percorso tecnico in precedenza: anche chi proviene da un liceo può accedere, purché soddisfi i requisiti di ammissione.

In taluni casi, chi ha un diploma quadriennale di formazione professionale può accedere integrando un anno IFTS. Possono partecipare anche adulti in percorsi di formazione continua, purché rispettino le condizioni richieste. È anche possibile iscriversi contemporaneamente a un percorso ITS e a un corso universitario, purché non vi siano incompatibilità organizzative. In alcuni casi, parti del percorso ITS possono essere riconosciute come crediti universitari.
Vantaggi e punti di forza
• Inserimento nel mondo del lavoro
Uno dei punti più forti del Diploma di istituto tecnico superiore è il tasso di occupazione dopo il conseguimento. Dati recenti mostrano che l’84% dei diplomati ITS trova lavoro entro un anno dal titolo, quasi sempre in un settore coerente con il percorso svolto. Il forte legame con le imprese, la progettazione condivisa dei corsi e gli stage obbligatori costituiscono punti strategici che rendono questo titolo particolarmente spendibile nel mercato del lavoro.

• Specializzazione e modernità
I percorsi ITS sono pensati per rispondere in tempo reale alle esigenze del mondo produttivo, integrando innovazione, tecnologia e tendenze emergenti come Industria 4.0, energie rinnovabili e digitalizzazione. Per chi desidera una formazione moderna e allineata con gli scenari futuri, questo diploma può essere un’ottima scelta.

• Rapida attivazione
A differenza di alcuni percorsi universitari che possono richiedere 3–5 anni, i corsi ITS si completano in tempi relativamente brevi (2 anni), accelerando così l’ingresso nel mondo del lavoro con competenze specialistiche.

• Flessibilità nel proseguire
Chi lo desidera può proseguire studi universitari in seguito, pur se non esiste un automatico accorciamento del percorso. Alcuni corsi ITS possono essere riconosciuti con crediti universitari, ma non è garantito che basti “un anno universitario” per ottenere una laurea triennale.
Differenza tra diploma di istituto tecnico superiore e laurea
Il Diploma di istituto tecnico superiore appartiene all’istruzione terziaria non universitaria, cioè si colloca dopo il diploma di scuola superiore ma prima dell’università. È un percorso post-diploma di livello V del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF). La laurea triennale, invece, si trova al livello VI, mentre la laurea magistrale è al livello VII. Questo significa che la laurea rappresenta un grado di formazione più alto sul piano accademico.

I corsi ITS durano in genere due anni (in alcuni casi tre), per un totale di circa 1.800-2.000 ore. Le lauree durano tre anni (triennali) o cinque anni (magistrali a ciclo unico), con un percorso più lungo e scandito da esami universitari, laboratori, tirocini e tesi finale. Dunque, l’ITS ha una durata più breve, permettendo di entrare prima nel mondo del lavoro.

Il Diploma ITS ha un’impostazione molto pratica e applicativa. Almeno il 30% delle ore è dedicato a stage o tirocini in azienda, e oltre la metà dei docenti proviene dal mondo del lavoro. La laurea, invece, ha un’impostazione più teorica e accademica: lo studio è basato su lezioni frontali, esami scritti e orali, e un percorso di approfondimento disciplinare. In breve: l’ITS forma tecnici specializzati pronti a lavorare, mentre la laurea forma professionisti con competenze più ampie e teoriche.

L’obiettivo dell’ITS è inserire rapidamente gli studenti nel mondo del lavoro, in ruoli tecnici e specializzati (automazione, informatica, energie rinnovabili, meccatronica, turismo, design, ecc.). La laurea apre la strada a professioni più complesse o di livello manageriale, o a percorsi di ricerca, master e dottorati.

In termini di occupazione, i dati ufficiali (fonte: INDIRE – Monitoraggio Nazionale ITS) indicano che oltre l’84% dei diplomati ITS trova lavoro entro un anno, spesso nel settore di studi. Il tasso occupazionale dei laureati è anch’esso alto, ma in media richiede più tempo per raggiungere una posizione stabile.

Il Diploma ITS non è una laurea. È riconosciuto a livello nazionale e europeo, ma non dà accesso diretto a master o dottorati universitari. Tuttavia, in alcuni casi, parte dei crediti formativi acquisiti all’ITS possono essere riconosciuti da un’università, consentendo di abbreviare (in parte) il percorso di laurea. Non esiste però una regola fissa: ogni ateneo decide quanti crediti riconoscere.

I corsi ITS sono spesso gratuiti o a costo molto ridotto, perché finanziati da fondi pubblici regionali o europei. Le università, invece, prevedono tasse d’iscrizione e contributi annuali, anche se con borse di studio o agevolazioni economiche.

Per l’ammissione all’ITS basta avere un diploma di scuola superiore e superare eventuali selezioni. Per l’università, è sufficiente il diploma, ma possono esserci test d’ingresso per alcuni corsi a numero chiuso.

Alla fine del percorso ITS si ottiene il Diploma di tecnico superiore, un titolo che certifica competenze specifiche immediatamente spendibili. Alla fine dell’università si ottiene la laurea, che consente l’accesso a concorsi pubblici di livello superiore, a master e a ulteriori percorsi di studio.

La scelta tra Diploma di istituto tecnico superiore e laurea dipende dagli obiettivi personali: chi vuole entrare presto nel mondo del lavoro con competenze tecniche aggiornate, troverà nell’ITS la soluzione ideale; chi desidera una carriera accademica o dirigenziale, o ha interesse per la ricerca, troverà più adatta la laurea. Entrambi i percorsi hanno dignità e valore: rappresentano due vie diverse ma complementari per la crescita professionale.
Come scegliere un percorso ITS: criteri e suggerimenti
Verifica quali ITS sono attivi nella tua regione o provincia e quali ambiti tecnologici privilegiano: molti corsi nascono in risposta ai bisogni produttivi locali.
Controlla la composizione della fondazione ITS e il grado di coinvolgimento delle aziende nel progetto formativo: tanto maggiore è il coinvolgimento, tanto più realistici saranno gli sbocchi lavorativi.
Valuta quante ore sono dedicate al tirocinio e alla formazione sul campo: più alta la percentuale pratica, più efficace sarà il percorso.
Se prevedi di voler passare all’università, verifica se l’ITS prevede accordi con atenei che riconoscono crediti.
Domande frequenti sul diploma di istituto tecnico superiore
• È possibile lavorare subito dopo il diploma ITS?
Sì: uno dei punti di forza è proprio l’elevata possibilità di inserimento professionale in tempi brevi (entro un anno).

• Posso iscrivermi all’università dopo un percorso ITS?
Sì, è possibile. Tuttavia, non c’è garanzia che basti un solo anno universitario per conseguire una laurea, perché il riconoscimento crediti dipende da ogni ateneo e corso di studi. In alcuni casi, si può seguire contemporaneamente ITS e università se non vi siano incompatibilità orarie.

• Quanti crediti universitari posso ottenere?
Dipende dal percorso, ma in passato si prevedevano minimi di 40 crediti per percorsi biennali e 62 per quelli triennali. Tuttavia, non tutti gli atenei accettano il riconoscimento integrale.

• Ci sono costi di iscrizione?
Generalmente i corsi ITS sono gratuiti o parzialmente finanziati. I costi possono variare in base alla regione o fondazione.

• Cosa succede se salto lezioni?
Poiché la frequenza minima richiesta è spesso l’80%, saltare molte lezioni può compromettere la possibilità di conseguire il diploma.
Il Diploma di istituto tecnico superiore costituisce oggi una scelta formativa strategica per chi desidera acquisire competenze tecniche elevate in tempi contenuti e con un forte legame con il mondo del lavoro. Offre percorsi strutturati, laboratori, stage, e collabora direttamente con imprese, aumentando le probabilità di occupazione. I dati recenti mostrano tassi di inserimento occupazionale dell’84 % entro un anno dal diploma. Tuttavia, non può essere considerato equivalente alla laurea: ha carattere professionalizzante, con un’impronta pratica, e il riconoscimento in ambito universitario dipende da ogni ateneo. Chi ambisce a un percorso più accademico, con master o dottorati, dovrà valutare se partire subito con l’università o combinare entrambi i percorsi.
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